Mary Ann Shadd Cary, nata a Wilmington, Delaware, la maggiore di 13 figli di genitori neri americani liberi, divenne un modello per le donne nell’istruzione e nella legge. Dopo aver ricevuto un’educazione dai quaccheri della Pennsylvania, Cary dedicò la prima parte della sua vita all’abolizione, lavorando con gli schiavi fuggitivi e diventando la prima donna nera in Nord America a dirigere un giornale settimanale – il Provincial Freeman, dedicato agli americani sfollati che vivevano in Canada.

Divenne poi un’insegnante, fondando o insegnando in scuole per studenti neri a Wilmington, West Chester, Pennsylvania, New York, Morristown, New Jersey e Canada. Fu anche la prima donna a parlare ad una convention nazionale dei neri americani. Durante la guerra civile, Cary aiutò a reclutare soldati neri per l’esercito dell’Unione. Insegnò poi nelle scuole pubbliche di Washington D.C. fino a quando, nel 1869, intraprese la sua seconda carriera, diventando la prima donna nera studente di legge che si iscrisse alla scuola di legge della Howard University. Cary fu una delle quattro donne, l’unica donna nera americana della sua classe, che ricevette la laurea in legge nel giugno 1883.

Lottò poi a fianco di Susan B. Anthony ed Elizabeth Cady Stanton per il suffragio femminile, testimoniando davanti al Comitato Giudiziario della Camera dei Rappresentanti e cercando di registrarsi per votare insieme ad altre sessantatre donne, senza successo. Come educatrice, abolizionista, editrice, avvocato e femminista, ha dedicato la sua vita a migliorare la qualità della vita di tutti, bianchi e neri, uomini e donne.

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