Di Victor Rodger

Dianna Fuemana era un genitore single sul DPB, guardava soap opera come The Young and the Restless, sognando una vita migliore.

Ha mai immaginato la piega che avrebbe preso la sua vita dopo aver fatto irruzione sulla scena teatrale nel 1999 con il suo one woman show, Mapaki, acclamato dalla critica, facendosi strada nel campo del teatro del Pacifico, dominato dagli uomini, per mettere al centro i personaggi femminili del Pacifico?

Da allora le sue opere sono state rappresentate a Los Angeles, Toronto, Pago Pago, Atene, Niue ed Edimburgo, oltre che in Nuova Zelanda.

Nel 2012 ha trascorso tre mesi a New York come stagista presso la Killer Films, che ha prodotto successi da Oscar come Boys Don’t Cry e Still Alice.

E come compagna dell’attore kiwi Jay Ryan (meglio conosciuto per Beauty at the Beast e Go Girls) si è trovata sulle pagine delle stesse riviste che lei stessa sfogliava ai tempi di DPB.

Ora arriva l’ultimo capitolo della sua storia: il suo cortometraggio di debutto, Sunday Fun Day, viene presentato in anteprima questo fine settimana a Auckland al New Zealand International Film Festival. E ancora una volta Fuemana sta mettendo da parte i ragazzi per unirsi all’ancora piccolo, ma crescente campo delle donne del Pacifico nel cinema.

Fuemana ha scritto e diretto Sunday Fun Day, che è un’esplorazione accorata e a volte provocatoria di ciò che significa essere una madre; la storia dell’amore e del sacrificio di una madre sola per la sua adolescente transgender.

“Questa storia è nata dalla sensazione di ‘vulnerabilità’, come madre che cresce gli adolescenti”, dice Fuemana. “Per la mia esperienza, gli adolescenti non capiscono davvero la vulnerabilità dal punto di vista di una madre. Abbiamo un sacco di film in Nuova Zelanda che si concentrano sulla prospettiva del bambino, ma non sulla forza e l’umorismo di una madre”.

Il film è guidato dai suoi amici di lunga data, Fiona Collins di The Orator e il collega niueano Shimpal Lelisi di Sione’s Wedding. Nel cast ci sono anche suo nipote e sua nipote e il partner Ryan è anche il produttore del film.

In una delle scene più sorprendenti del film, Collins e Lelisi si impegnano in una sudata sessione di sesso nel retro della sua auto ed è una scena di cui Fuemana va giustamente fiera.

“Volevo ritrarre l’immagine di questa donna Pasifika come ‘grande al comando’, sexy e vulnerabile. Non ho mai visto un’immagine del genere sullo schermo o sul palco. Si tratta di sensualità nella festa primordiale delle nostre vite di donne”.

Nei quasi 20 anni da quando Sima Urale ha fatto la storia come prima regista donna di origine pacifica a dirigere un lungometraggio con Apron Strings, nessuna donna pacifica è ancora riuscita nella stessa impresa.

Fuemana potrebbe, forse, essere la prossima? Sunday Fun Day la mette certamente in corsa.

Watch this space.

Sunday Fun Day viene proiettato come parte del Ngā Whanaunga Māori Pasifika Shorts nel New Zealand international Film Festival sabato 22 luglio alle 18 all’ASB Waterfront Theatre.

e in queste date, orari & luoghi:

Mon, 24 Jul, 10.15am

Sat, 29 Jul, 6.15pm

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