Quando si pensa all’ottimo calcio brasiliano, immediatamente, appare la figura e il nome di lui: Pelé o Edson Arantes do Nascimento, come decisero di chiamarlo i suoi genitori dopo la sua nascita il 23 ottobre 1940…Anche se, quando si pensa in generale al calcio giocato con eccellenza, precisione e molta abilità, anche il nome di Pelé viene subito fuori ed è che questo enorme giocatore di uno degli sport collettivi più popolari al mondo, è stato, a parere di molti, soprattutto di quelli che non lo considerano tale l’altro grande, Diego Maradona, il miglior calciatore mondiale di tutti i tempi….
Anche se oggi è titolare di una carriera di grande successo per qualsiasi standard, gli inizi di questo nativo di Três Corações, stato di Minais Gerais, non furono così propizi, incredibilmente, perché solo dopo aver giocato per molto tempo in varie istituzioni sportive di seconda categoria, Pelé, sarebbe arrivato a distinguersi; La possibilità di diventare il miglior attaccante del mondo e quindi di passare alla considerazione mondiale gli fu data dalla squadra brasiliana Santos FC, nel 1956, squadra nella quale sviluppò quasi tutta la sua carriera sportiva. Senza dubbio, Pelé fu il più grande e importante giocatore che la squadra ebbe, e fu grazie a lui che raggiunse una serie di campionati che lo avrebbero collocato al vertice del calcio brasiliano.
Un anno dopo essersi distinto nel Santos, sarebbe arrivata l’altra sua grande vetrina: la nazionale, con la quale avrebbe proiettato il suo calcio al mondo intero e avrebbe anche dato una grande gioia al suo popolo calcistico facendo diventare la sua nazionale campione in tre occasioni, molto vicine, nel 1958, 1962 e 1970.
Quando aveva già annunciato il suo ritiro definitivo dal calcio, nel 1974, si presentò la possibilità di unirsi alla squadra americana New York Cosmos, già composta da diverse stelle del calcio, con la precisa missione di diffondere il calcio negli Stati Uniti, dove questo sport non era ancora riuscito a suscitare l’attrazione che aveva in altre parti del mondo, e con Pelé in persona questo sarebbe stato abbastanza possibile…
Nel 1977, si ritirò definitivamente dal calcio professionistico e agonistico, anche se naturalmente non riuscì mai a staccarsi dal gioco, che ogni volta che gli serviva per promuoversi, andava a cercare…
Dopo il ritiro, Pelé tentò la fortuna con la musica e la recitazione, ma naturalmente, rimase un eccellente calciatore…
Oltre al 1.282 gol segnati tra partite ufficiali e non ufficiali, il suo curriculum mostra diverse distinzioni importanti come: Cavaliere d’onore dell’Impero britannico, Cittadino del mondo (ONU), Ambasciatore per l’educazione, la scienza, la cultura e i buoni auspici (UNESCO), Ambasciatore per l’ecologia e l’ambiente (ONU), Ministro straordinario dello sport (governo brasiliano) e Ambasciatore dello sport al Forum economico mondiale di Davos.
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Autore: Redacción Quien.NET