In passato, se volevi ascoltare le voci isolate del tuo cantante preferito, l’unica possibilità era prenotare uno studio e accedere ai nastri master su un mixer di alta qualità. Al giorno d’oggi, internet è pieno di registrazioni solo vocali di classici del rock e alcune di esse sono assolutamente stupefacenti.

Ogni traccia offre nuove e preziose prospettive sui cantanti famosi e su ciò che li ha resi così grandi. Nessuna campana o fischietto. Niente strati. Questo è talento nudo e crudo in tutta la sua gloria pornografica.Voci isolate

Scopri cosa ha reso questi sei cantanti leggendari così grandi. Dai Nirvana ai Queen queste sono le più incredibili voci isolate del mondo.

Led Zeppelin – Whole Lotta Love

In verità, non hai bisogno di voci isolate per sapere che Robert Plant è un cantante unico. A malapena 19 anni, la voce di Plant trasuda, trasuda e, semplicemente, puzza di volatile potenza sessuale.

È anche cruda e naturale. Puoi sentire Plant battere in sottofondo e ridere all’inizio. Non è iperprodotto o rifinito, questo ti mette proprio nella cabina con lui. Dalle lamentose eiaculazioni vocali del freak-out al comico grido di “Timber” a 2:47, questa è una fenomenale espressione di potenza vocale.

Nirvana – Smells Like Teen Spirit

Non è un segreto che Kurt Cobain fosse un uomo pieno di rabbia emotiva. Ma questo taglio vocale isolato fa sembrare la voce di Cobain una combinazione di paradiso e inferno.

La magia delle voci isolate è che ti danno una nuova prospettiva sui vecchi brani, e pochi brani sono stati più sovrascritti del brano di punta dei Nirvana, Smells Like Teen Spirit. Questa nuova interpretazione fa venire di nuovo la pelle d’oca, così come un ritrovato rispetto per l’individualità, l’intonazione, la sensibilità e la professionalità vocale di Kurt Cobain.

Metallica – Master Of Puppets

Nel 1986, James Hetfield stava cercando di concludere i suoi compiti di cantante per i Metallica. Nonostante questo, la voce del ventiduenne stava maturando oltre il rozzo guaito dei primi giorni del gruppo.

C’è ancora un mucchio di aggressività non temperata e attitudine da strada nei suoi tubi giovanili, ma qui Hetfield appare più imponente e perfettamente sprezzante. È difficile credere che qualcuno sia in grado di cantare così bene e pensi di rinunciarci.

Deep Purple – Child In Time

Ian Gillan era la carne fresca dei Deep Purple nel 1970 e aveva qualcosa da dimostrare. Il suo primo grande contributo alla band fu Child In Time ed è essenzialmente una masterclass per impressionare i nuovi compagni di band.

Dal silenzio quasi piangente dei suoi toni di apertura ai profondi respiri tra ogni lamento di banshee, questo segna un maestro della voce in azione.

Queen – Bohemian Rhapsody

È risaputo che Freddie Mercury era un cantante assolutamente divino, e Bohemian Rhapsody è il suo opus magnum. Anche se non importa quante volte abbiate ascoltato l’eterna epopea dei Queen, la voce di Freddie Mercury non mancherà mai di lasciarvi a bocca aperta.

Forse più di qualsiasi altro artista, Freddie Mercury ha visto un enorme picco di popolarità negli ultimi due anni. I Queen sono di nuovo in tour con Adam Lambert al timone, e il biopic Bohemian Rhapsody di Bryan Singer ha portato 900 milioni di dollari al botteghino.

E quando senti quella gamma gloriosamente dorata di cinque ottave, sai perché. Lunga vita a Freddie Mercury.

I Beatles – Don’t Let Me Down

Il classico istantaneo dei Beatles fu uno show stopper alla loro ultima esibizione sul tetto della Apple nel 1970. Descrivendo l’immenso amore di Lennon per Yoko Ono, la melodia è così immediatamente riconoscibile e dolceamara che può essere solo il lavoro dei Beatles.

Con i lamenti tormentati di John Lennon che mostra l’intera estensione della sua gamma e le armonie svenevoli di Paul McCartney che sciolgono la grinta di John come il miele, questo è un perfetto esempio dell’onestà, semplicità e purezza emotiva che ha reso i Beatles unici nel loro genere.

Merry Clayton – Gimme Shelter (Rolling Stones)

La canzone si apre con un sussurro. Voci ossessionanti confondono l’immaginazione e iniettano un certo senso di disperazione per ciò che accadrà dopo. Questa è la prima cosa che abbiamo sentito dei Rolling Stones dalla morte del fondatore Brian Jones e sono tornati con una vendetta. Gimme Shelter è il miglior lavoro dei Rolling Stones e Merry Clayton ruba la scena.

Ogni nota è brutale nel suo scopo e si può sentire l’urgenza fin dall’inizio. Il dolore palpabile di Mick Jagger si increspa in ogni ritornello: “Guerra, bambini, è solo un colpo di distanza”. Gli agghiaccianti cori di Merry Clayton si incrinano su parole come “stupro” e “omicidio” rivelando il pericolo che è a portata di mano.

“Merry Clayton, che ha fatto i cori, era una cantante di sottofondo che era conosciuta da uno dei produttori”, ricorda Mick Jagger. “All’improvviso, volevamo qualcuno che cantasse nel cuore della notte. E lei era nei paraggi. Arrivò con i bigodini, direttamente dal letto, e dovette cantare questo testo davvero strano. Per lei era un po’ strano – per chiunque, nel mezzo della notte, cantare questa strofa sarebbe stato strano. E’ stata grande.”

Merry ha tagliato una ripresa come il burro, poi ha deciso di “farli saltare fuori da questa stanza” su quella successiva. Mostrando i suoi polmoni di ferro, la Clayton emise un lamento agghiacciante un’ottava più alta, con la sua voce che si incrinò su “murder.”

Questo può essere ascoltato a circa 3:04 con un impressionato Mick Jagger in background che esclama “Whoo! Ancora oggi è uno dei momenti più commoventi mai registrati.

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