Il Dipartimento della Difesa (DoD) ha cambiato le sue politiche di acquisizione in un modo che segna, secondo un comunicato del DoD, “uno dei cambiamenti più trasformativi alla politica di acquisizione in decenni.”
Il vicesegretario della Difesa David Norquist ha firmato in vigore la direttiva DoD 5000.01, il sistema di acquisizione della difesa, il 9 settembre. La nuova direttiva di 16 pagine delinea le nuove politiche per l’acquisizione nel dipartimento, e rappresenta un processo di riscrittura delle regole di molti mesi.
La direttiva afferma che il Defense Acquisition System:
- “Empower program managers (PMs)”;
- “Semplificare la politica di acquisizione”;
- “Impiegare approcci di acquisizione su misura”;
- “Condurre analisi guidate dai dati”;
- “Gestire attivamente il rischio”; e
- “Enfatizzare il supporto e il sostegno del prodotto.”
Le nuove politiche sono state elaborate per “fornire prestazioni alla velocità della rilevanza”, secondo il documento. Katie Arrington, CISO del DoD per l’acquisizione e il mantenimento, ha sottolineato la necessità di accelerare il processo di acquisizione all’inizio di quest’anno.
“Non si può comprare il software come si compra l’hardware”, ha detto Arrington, aggiungendo che i periodi di acquisizione di 90 giorni sono troppo lenti per l’acquisizione del software. “Bisogna farlo alla velocità della rilevanza.”
La direttiva e i suoi sei principi di acquisizione sono stati implementati utilizzando l’Adaptive Acquisition Framework, secondo il comunicato. Il quadro include indicazioni specifiche per diversi altri tipi di acquisizione oltre all’acquisizione di software.