I prodotti del cacao e il cioccolato sono stati recentemente riconosciuti come una ricca fonte di flavonoidi, principalmente flavanoli, potenti agenti antiossidanti e antinfiammatori con benefici stabiliti per la salute cardiovascolare, ma in gran parte non provati effetti sulla neurocognizione e il comportamento. In questa recensione, ci concentriamo sulle azioni neuromodulatorie e neuroprotettive dei flavanoli del cacao nell’uomo. I flavonoidi assorbiti penetrano e si accumulano nelle regioni cerebrali coinvolte nell’apprendimento e nella memoria, soprattutto nell’ippocampo. Si ritiene che le azioni neurobiologiche dei flavanoli avvengano in due modi principali: (i) attraverso interazioni dirette con cascate cellulari che producono l’espressione di proteine neuroprotettive e neuromodulatorie che promuovono la neurogenesi, la funzione neuronale e la connettività cerebrale, e (ii) attraverso il miglioramento del flusso sanguigno e l’angiogenesi nel cervello e nei sistemi sensoriali. Gli effetti protettivi del consumo di flavanolo a lungo termine sulla neurocognizione e sul comportamento, compreso il declino cognitivo legato all’età e alla malattia, sono stati dimostrati in modelli animali di invecchiamento normale, demenza e ictus. Alcuni studi umani di osservazione e di intervento sembrano corroborare questi risultati. Le prove sull’azione più immediata dei flavanoli del cacao rimangono limitate e inconcludenti, ma giustificano ulteriori ricerche. Come schema per la ricerca futura sull’impatto dei flavanoli del cacao sulla cognizione umana, l’umore e il comportamento, sottolineiamo la combinazione di neuroimaging funzionale con misure cognitive e comportamentali delle prestazioni.

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