Nel 1902, Charlotte Brown Hawkins aprì un istituto per adolescenti afroamericani nel North Carolina. Fondò l’istituto in una bottega di fabbro convertita e lo chiamò come la sua mentore, Alice Freeman Palmer. Hawkins accreditò Palmer, la prima donna presidente del Wellesley College, con gran parte della sua prima educazione. Palmer aiutò Hawkins finanziariamente in modo che potesse frequentare la Salem State Normal School, dove si preparò a diventare un’insegnante.
Nel corso degli anni il Palmer Institute si espanse fino ad includere 350 acri di campus e una fattoria per produrre cibo per gli studenti e gli insegnanti. L’Alice Freeman Palmer Building, completato nel 1922 come prima struttura interamente in mattoni del campus, comprendeva uffici amministrativi, aule, il Wellesley Auditorium e una biblioteca che conteneva riproduzioni delle grandi opere d’arte del mondo.
Nei primi anni il curriculum della scuola seguiva quello del Tuskegee Institute di Booker T. Washington, una struttura di formazione agricola e manuale. Tuttavia, nel corso dei 50 anni di carriera di Hawkins, la scuola si spostò dal suo obiettivo tecnico per enfatizzare sempre più l’educazione accademica e culturale. La scuola divenne una scuola preparatoria accreditata a livello nazionale dalla Southern Association of College Secondary Schools prima della sua chiusura nel 1971. Durante i suoi 70 anni di storia il Palmer Institute ha educato più di 1.000 studenti afroamericani.
Nel 1971, dopo che l’Istituto fu distrutto da un incendio, il vicino Bennett College acquistò la proprietà. Il campus fu successivamente controllato da una varietà di proprietari fino al 1987, quando lo Stato della Carolina del Nord creò il Museo Charlotte Brown Hawkins. Il museo, istituito per riconoscere i contributi che Hawkins aveva dato all’educazione afroamericana, divenne il primo sito storico statale afroamericano della Carolina del Nord. Oggi il museo offre mostre, tour delle strutture storiche e presentazioni audiovisive.