ORIGINE DEI “DODICI GIORNI DI NATALE “Un catechismo sotterraneo
Tutti conoscete la canzone di Natale, “I dodici giorni di Natale” credo. Per molti è una deliziosa filastrocca senza senso messa in musica. Ma aveva uno scopo abbastanza serio quando fu scritta.
È molto di più di una melodia ripetitiva con frasi carine e una lista di strani regali.
I cattolici in Inghilterra durante il periodo dal 1558 al 1829, quando il Parlamento finalmente emancipò i cattolici in Inghilterra, erano proibiti dalla legge da QUALSIASI pratica della loro fede – privata O pubblica. Era un crimine essere un cattolico.
“The Twelve Days of Christmas” fu scritta in Inghilterra come una delle “canzoni del catechismo” per aiutare i giovani cattolici a imparare i principi della loro fede – un aiuto per la memoria, quando essere colti con qualcosa di *scritto* che indicava l’adesione alla fede cattolica poteva non solo farti imprigionare, ma anche farti impiccare, o accorciare di una testa – o impiccare, tirare e squartare, una punizione piuttosto particolare e orribile che non mi risulta sia mai stata praticata altrove. L’impiccagione, lo sventramento e lo squartamento consisteva nell’appendere una persona per il collo finché non fosse quasi, ma non del tutto, soffocata a morte; poi la parte veniva portata giù dalla forca, e sventrata mentre era ancora viva; e mentre le viscere giacevano ancora sulla strada, dove i boia le calpestavano tutte, la vittima veniva legata a quattro grandi cavalli da fattoria, e letteralmente squartata in cinque parti – una per ogni arto e il torso rimanente.
I canti regali sono significati nascosti agli insegnamenti della fede. Il “vero amore” menzionato nella canzone non si riferisce ad un pretendente terreno, ma a Dio stesso. Il “me” che riceve i regali si riferisce ad ogni battezzato. La pernice in un pero è Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Nella canzone, Cristo è simbolicamente presentato come una pernice madre che finge di essere ferita per distogliere i predatori dai suoi indifesi nidiacei, molto in ricordo dell’espressione della tristezza di Cristo per il destino di Gerusalemme: “Gerusalemme! Gerusalemme! Quante volte avrei voluto ripararti sotto le mie ali, come una gallina con i suoi pulcini, ma tu non hai voluto…”
Gli altri simboli significano quanto segue:
2 Tortore = Il Vecchio e il Nuovo Testamento3 Galline francesi = Fede, Speranza e Carità, le Virtù Teologali4 Uccelli chiamanti = i Quattro Vangeli e/o i Quattro Evangelisti5 Anelli d’oro = I primi Cinque Libri dell’Antico Testamento, il “Pentateuco”, che dà la storia della caduta dell’uomo dalla grazia.6 Oche A-posare = i sei giorni della creazione7 Cigni A-nuotando = i sette doni dello Spirito Santo, i sette sacramenti 8 Fanciulle A-militare = le otto beatitudini9 Signore Danzando = i nove Frutti dello Spirito Santo10 Signori A-militare = i dieci comandamenti11 Pifferai Pifferai = gli undici apostoli fedeli12 Tamburini Tamburellando = i dodici punti della dottrina nel Credo dell’Apostolo
–Fr. Hal Stockert, Fishnet