Lo skytale (scytale, σκυτάλη “bastone”), un cilindro con una striscia di pergamena avvolta intorno su cui era scritto un messaggio, era usato dagli antichi greci e spartani per comunicare segretamente durante le campagne militari. Fu menzionato per la prima volta dal poeta greco Archilochus (VII secolo a.C.), ma la prima chiara indicazione del suo uso come dispositivo crittografico apparve negli scritti del poeta e studioso omerico, Apollonio di Rodi, che servì anche come bibliotecario alla Biblioteca Reale di Alessandria.

Plutarco, scrivendo nel primo secolo d.C., fornì la prima descrizione dettagliata del funzionamento dello skytale:

Il rotolo di spedizione è del seguente carattere. Quando gli efori inviano un ammiraglio o un generale, fanno due pezzi rotondi di legno esattamente uguali in lunghezza e spessore, in modo che ognuno corrisponda all’altro nelle sue dimensioni, e ne tengono uno per sé, mentre danno l’altro al loro inviato. Questi pezzi di legno li chiamano scytalae. Ogni volta che desiderano inviare un messaggio segreto e importante, fanno un rotolo di pergamena lungo e stretto, come una cinghia di cuoio, e lo avvolgono intorno alla loro falce, senza lasciare alcuno spazio libero, ma coprendo la sua superficie tutto intorno con la pergamena. Dopo aver fatto questo, scrivono ciò che vogliono sulla pergamena, così come è avvolta sulla falce; e quando hanno scritto il loro messaggio, tolgono la pergamena e la mandano, senza il pezzo di legno, al comandante. Questi, quando l’ha ricevuto, non può ricavarne alcun significato, poiché le lettere non hanno alcuna connessione, ma sono disordinate, a meno che non prenda la sua falce e vi avvolga la striscia di pergamena, in modo che, quando il suo corso a spirale è perfettamente ripristinato, e quello che segue è unito a quello che precede, legga intorno al bastone, e scopra così la continuità del messaggio. E la pergamena, come il bastone, è chiamata scytale, come la cosa misurata porta il nome della misura.
-Plutarco, Vite (Lisandro 19), ed. Bernadotte Perrin (citato nell’articolo di Wikipedia su Scytale, accesso 04-05-2014).

Dalla descrizione di Plutarco potremmo trarre la conclusione che lo skytale era usato per trasmettere un cifrario di trasposizione. Tuttavia, poiché i resoconti precedenti non confermano il racconto di Plutarco, e a causa della debolezza crittografica del dispositivo, è stato suggerito che lo skytale fosse usato per trasmettere messaggi in chiaro, e che la descrizione di Plutarco sia mitologica. Un’altra ipotesi è che lo skytale fosse usato per “l’autenticazione del messaggio piuttosto che per la crittografia”. Solo se il mittente scriveva il messaggio intorno a una falce dello stesso diametro di quella del destinatario, quest’ultimo sarebbe stato in grado di leggerlo. Sarebbe quindi difficile per le spie nemiche iniettare messaggi falsi nella comunicazione tra due comandanti” (articolo di Wikipedia su Scytale, accesso 08-05-2014).

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