La Stella di Davide è generalmente riconosciuta come un simbolo del giudaismo e del popolo ebraico. È fatta di due triangoli equilateri, uno rivolto verso il basso per rappresentare l’uomo e l’altro verso l’alto per rappresentare Dio. Si pensa che sia un simbolo della relazione tra Dio (Yahweh) e l’uomo che ha avuto origine nella nazione di Israele. Non c’è alcuna menzione della Stella di Davide nelle Scritture e quindi non può essere chiamata intrinsecamente biblica, ma nemmeno l’esistenza o l’uso di tale simbolo è intrinsecamente anti-biblica.
L’origine del simbolo della Stella di Davide varia ampiamente tra gli studiosi, gli storici e secondo varie tradizioni. Alcuni dicono che era la forma dello scudo del re Davide, altri dicono che era il simbolo sull’anello del sigillo del re Salomone. Altri dicono che fu usato per la prima volta da Bar Kokhba, un leader ebreo che guidò una rivolta contro l’Impero Romano nel 132 d.C. Nessuna di queste teorie si trova nella Bibbia, né può essere supportata da testi biblici. Il primo esempio archeologico della Stella di Davide si trova su una lapide del III secolo a Tarentum, in Italia. Un altro esempio del simbolo si trova sul muro di una sinagoga del VI secolo che originariamente si trovava all’interno dei confini dell’antico Israele.
La Stella di Davide non fu comunemente usata fino a quando non fu adottata dagli ebrei di Praga nel 17° secolo, e infine dai sionisti alla fine del 1800. Ancora, la Stella di David fu usata nella Germania nazista. Il simbolo fu usato per contrassegnare i ghetti ebraici, e fu messo sui vestiti degli ebrei, o indossato come una fascia da braccio, in modo che gli ebrei potessero essere identificati come tali. Alla fine, dopo la ricostituzione di Israele nel 1948, la Stella di Davide divenne l’emblema della bandiera israeliana.
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